Lotto 36 - Asta 46
37
Niccolò de Simone, detto Niccolò Fiammingo (attivo a Napoli nella prima metà del XVII secolo)
Crocifissione
Crocifissione
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Stato lotto:
Asta chiusa
Descrizione
Niccolò de Simone, detto Niccolò Fiammingo (attivo a Napoli nella prima metà del XVII secolo)
Crocifissione
Olio su tela, cm 114x175. In prima tela
Questa intensa rappresentazione sacra di grande formato traduce in modo letterale ciò che viene descritto nei Vangeli quando l’oscurità piombò sul Golgota subito dopo la crocifissione di Cristo. Una grande folla di personaggi assiste alla scena: da una parte si notano soldati e curiosi mentre a sinistra sono visibili figure di discepoli. Questa composizione sembra affondare le sue radici nella pittura fiamminga tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, guardando in particolare all’esempio di Pieter Bruegel il Vecchio.
La tela può essere attribuita al fiammingo Niccolò de Simone, attivo a Napoli tra il quarto e il sesto decennio del Seicento. Le sue tele, come ad esempio il Massacro degli Innocenti (Napoli, Museo di Capodimonte), mostrano soluzioni simili al dipinto qui presentato – scene affollate, tavolozza scura – dai forti sbattimenti di luce e di chiaro patetismo di matrice fiamminga. Anche la resa espressionistica del soggetto e l’attenzione analitica al particolare risultano conformi alla sua cifra stilistica, così come si nota nelle due versioni della Decollazione di san Gennaro e dei compagni martiri nella solfatara (Napoli, Pio Monte della Misericordia; Museo Nazionale di S. Martino), vicine per drammaticità e pathos alla nostra Crocifissione.
Crocifissione
Olio su tela, cm 114x175. In prima tela
Questa intensa rappresentazione sacra di grande formato traduce in modo letterale ciò che viene descritto nei Vangeli quando l’oscurità piombò sul Golgota subito dopo la crocifissione di Cristo. Una grande folla di personaggi assiste alla scena: da una parte si notano soldati e curiosi mentre a sinistra sono visibili figure di discepoli. Questa composizione sembra affondare le sue radici nella pittura fiamminga tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, guardando in particolare all’esempio di Pieter Bruegel il Vecchio.
La tela può essere attribuita al fiammingo Niccolò de Simone, attivo a Napoli tra il quarto e il sesto decennio del Seicento. Le sue tele, come ad esempio il Massacro degli Innocenti (Napoli, Museo di Capodimonte), mostrano soluzioni simili al dipinto qui presentato – scene affollate, tavolozza scura – dai forti sbattimenti di luce e di chiaro patetismo di matrice fiamminga. Anche la resa espressionistica del soggetto e l’attenzione analitica al particolare risultano conformi alla sua cifra stilistica, così come si nota nelle due versioni della Decollazione di san Gennaro e dei compagni martiri nella solfatara (Napoli, Pio Monte della Misericordia; Museo Nazionale di S. Martino), vicine per drammaticità e pathos alla nostra Crocifissione.
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