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Lotto 57 - Asta 46

Bonifacio de' Pitati, detto Bonifacio Veronese (Verona, 1487 ca. - Venezia, 1553) e aiuti
Sacra Famiglia con i santi Gerolamo, Antonio da Padova e Caterina d'Alessandria
Aggiudicazione:
34.000,00 EUR
Numero offerte:
3

Offerte

Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Bonifacio de' Pitati, detto Bonifacio Veronese (Verona, 1487 ca. - Venezia, 1553) e aiuti

Sacra Famiglia con i santi Gerolamo, Antonio da Padova e Caterina d'Alessandria
Olio su tavola parchettata, cm 75x120. Con cornice
Di natali veronesi, dove dovette svolgersi la sua formazione artistica (della quale nulla ci è noto), Bonifacio de’ Pitati risulta per certo a Venezia nel 1528. È presumibile, però,che il suo arrivo in Serenissima sia stato precedente e rapida la sua affermazione, se di lì a poco egli si sarebbe aggiudicato il monopolio sulla vastissima decorazione pittorica (gran parte della quale oggi conservata nei depositi delle Gallerie dell’Accademia) di una prestigiosa sede della Magistratura della Repubblica, il Palazzo dei Camerlenghi, un impegno che lo avrebbe occupato dal 1530 alla sua morte. In una scena artistica dominata dal genio di Tiziano e costellata di artisti di altissimo livello, Bonifacio seppe integrarsi perfettamente nel solco della tradizione locale, in primis grazie alle sue alte virtù di colorista e paesaggista, capace di calare le scene sacre in un’atmosfera di placida immersione nella natura. Senza eludere il richiamo tizianesco, e guardando con attenzione all’opera di Lorenzo Lotto e Paris Bordon, Bonifacio trasse ispirazione principalmente da Palma il Vecchio, in particolare nella sua ricca produzione di cosiddette Sacre Conversazioni.
Il dipinto qui in oggetto, di rimarchevole slancio monumentale, è costruito sul marcato decentramento del gruppo principale di personaggi, che comprende la Sacra Famiglia e la Santa Caterina d’Alessandria, mentre la porzione destra della composizione include le due plastiche figure dei santi Antonio da Padova e Gerolamo; in lontananza, sullo sfondo di un classico paesaggio post-giorgionesco, si intravvedono i due episodi evangelici della Fuga in Egitto e della Visitazione. La tavola può essere strettamente comparata a molteplici opere all’interno del corpus di Bonifacio: meritano soprattutto di essere sottolineate le similitudini formali, nell’impostazione compositiva, nelle soluzioni coloristiche, nelle fisionomie e nelle posture delle figure, con la Sacra Famiglia con la Maddalena, S. Francesco e un donatore, del M.H. De Young Museum di San Francisco, la Madonna con Bambino e i santi Giacomo Maggiore, Girolamo, Caterina d’Alessandria e Giovannino, della National Gallery di Londra, e la Madonna con Bambino, S.Giovannino e quattro Santi, già nella collezione del Marchese di Landsdowne a Bowood, Wiltshire.
La tavola presenta un buono stato di conservazione.


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