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Lotto 65 - Asta 46

Luca Giordano (Napoli, 1634 - 1705)
Andromeda da Perseo - Apollo nella fucina di Vulcano
Aggiudicazione:
40.000,00 EUR
Numero offerte:
1

Offerte

Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Luca Giordano (Napoli, 1634 - 1705)

Andromeda da Perseo - Apollo nella fucina di Vulcano
Coppia di dipinti olio su tela, cm 126x62. Con cornice
I due dipinti sono accompagnati da un’expertise del prof. Giuseppe Porzio

Queste due superbe tele, di brillante concezione e scioltissima fattura, sono senza esitazione da ricondurre alla piena maturità spagnola di Luca Giordano, negli anni conclusivi del XVII secolo. I due dipinti costituiscono chiaramente un pendant, non solo per le identiche misure e le palesi affinità di stile e composizione, ma ancor più per la stretta parentela concettuale che li ispira: entrambe le tele, infatti, sono tratte dal quarto libro delle Metamorfosi di Ovidio e focalizzano i temi universali dell’amore, della fedeltà e del tradimento. Nella prima Perseo, in groppa al suo cavallo alato Pegaso, libera Andromeda dalla tirannia del mostro marino, coronando le sue aspirazioni amorose; nella seconda Apollo informa Vulcano dell’adulterio compiuto dalla moglie Venere con Marte. Le due favole mitologiche si presentano simmetriche nell’impianto compositivo e tale stringente correlazione corrisponde alla contrapposizione degli Elementi che le due iconografia propongono: Terra / Fuoco per Apollo e Vulcano, Aria / Acqua nel caso di Perseo e del mostro.
Il tessuto narrativo e le dinamiche emotive delle due storie riescono perfettamente congeniali all’inventiva e al proverbiale virtuosismo esecutivo di Luca Giordano, che dà qui prova di magistrale concentrazione del racconto pur nel registro trionfalmente barocco che informa le tue tele, col loro vorticoso dinamismo e la loro sontuosità coloristica, capace di aggiornare nei termini più scenografici la costante ispirazione neo-veneta.
Numerosissimi i possibili termini di confronti all’interno della produzione mitologica del pittore. Per limitarsi ai più palmari basti citare qui Le Parche, Apollo e le Muse, Giove e Leda (Aranjuez, Palazzo Reale), Flora, Euridice rapita, Euridice punta dalla serpe (El Pardo, Casita), o il Perseo e Andromeda dell’Università di Barcellona: tutte opere, come le nostre, databili intorno al 1697, nelle quali si riscontrano, oltre allo stesso sviluppo in senso verticale della rappresentazione, chiare analogie sul piano dell’essenzialità narrativa, dello splendore cromatico e della libertà della scrittura pittorica.


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