Lotto 91 - Asta 46
92
Francesco Monti (Bologna, 1685 - Brescia, 1768,) attr.
Giuditta e Oloferne
Giuditta e Oloferne
Offerte
Stato lotto:
Asta chiusa
Descrizione
Francesco Monti (Bologna, 1685 - Brescia, 1768,) attr.
Giuditta e Oloferne
Olio su tela, cm 79x103. Con cornice
Francesco Monti dà prova in questo dipinto della sua più felice vena classicista, nel solco della grande tradizione bolognese. La scena è dominata dalla maestosa presenza di Giuditta nel momento precedente alla decapitazione di Oloferne. L’eroina divide la composizione e rappresenta l’asse di equilibrio tra i due spazi in cui si svolge la scena. Chiara la vicinanza stilistica del Monti ad alti modelli emiliani del Seicento (Reni, Lanfranco, ma anche Creti e il maestro Gian Gioseffo Dal Sole), ma anche a una brillantezza cromatica veneta, evidente nell’uso dei colori vivaci e luminosi, frutto di una stesura pittorica a pennellate libere e fluide che guarda a Sebastiano Ricci e Balestra. Ritroviamo qui le tipiche figure sottile e aguzze del Monti, che richiamano opere come la Madonna col Bambino e S. Maurizio, della chiesa di S. Maria della Pace di Brescia, la Rebecca e Eleazaro della Curia Arcivescovile di Ferrara e le figure da lui eseguite per la celebre serie di Monumenti funebri allegorici dedicati a inglesi illustri.
Giuditta e Oloferne
Olio su tela, cm 79x103. Con cornice
Francesco Monti dà prova in questo dipinto della sua più felice vena classicista, nel solco della grande tradizione bolognese. La scena è dominata dalla maestosa presenza di Giuditta nel momento precedente alla decapitazione di Oloferne. L’eroina divide la composizione e rappresenta l’asse di equilibrio tra i due spazi in cui si svolge la scena. Chiara la vicinanza stilistica del Monti ad alti modelli emiliani del Seicento (Reni, Lanfranco, ma anche Creti e il maestro Gian Gioseffo Dal Sole), ma anche a una brillantezza cromatica veneta, evidente nell’uso dei colori vivaci e luminosi, frutto di una stesura pittorica a pennellate libere e fluide che guarda a Sebastiano Ricci e Balestra. Ritroviamo qui le tipiche figure sottile e aguzze del Monti, che richiamano opere come la Madonna col Bambino e S. Maurizio, della chiesa di S. Maria della Pace di Brescia, la Rebecca e Eleazaro della Curia Arcivescovile di Ferrara e le figure da lui eseguite per la celebre serie di Monumenti funebri allegorici dedicati a inglesi illustri.
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