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Lotto 67 - Asta 53

Vaso-salsieraVasetto a forma di navicella, con un lato a punta, e l’altro a forma di drago, a bocca spalancata con ... Leggi tutto

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Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Vaso-salsiera
Vasetto a forma di navicella, con un lato a punta, e l’altro a forma di drago, a bocca spalancata con due dentoni, e con baffi; corpo formato da fasce ad onde; poggia su una conchiglia, unita alla navicella con stretto collo; alla coda del drago vi è un ramo floreale di fantasia.
Maiolica dipinta in policromia: bianco, blu, azzurro, giallo di due toni; all’interno fra onde bianco-azzurro nuota un Delfino che trasporta Amore alato con tridente.
H. cm.10; largh. mx cm. 17,5 x 13; base cm. 7,5 x 7.
Cond.: ottime.

Urbino, bottega Fontana, Flaminio Fontana; sec. XVI, metà e terzo quarto.

Rarissimo e bellissimo vasetto, usato forse come porta-salsa, di una incredibile leggerezza, trova corrispondenza con alcuni esemplari nei più importanti Musei, in forma similare e con varie pitture al centro, ma tutte con accesa cromia e legate al mare. La maiolica più vicina come forma è segnalata dallo Chompret nella Coll. Fernandez, con Venere sulle onde, assegnata ad Urbino, ca 1570. Altri esemplari con minime varianti, si trovano in Londra, al VAM (nn. 849-850) e alla Wallace Collection (n. C124), in Germania al Museo di Braunschweig (n.186,) tutti datati intorno al 1550-60 e alla bottega Fontana; una serie più corsiva, a Braunschweig è assegnata alla bottega Patanazzi ai primi del ‘600 (nn. 267,268).
Bellissimo è il gruppo dell’Amorino con un tridente, normalmente simbolo di Nettuno, che naviga su un delfino, quasi impaurito dal mare agitato; il pittore esprime la figurazione con una notevole forza espressiva e grande perizia, probabilmente ispirata non tanto al mito di Arione, suonatore eccelso di cetra, figlio di Nettuno, salvato da un delfino dai marinai che volevano derubarlo, quanto alla favola di Amore e Psiche dall’Asino d’oro di Apuleio. Infatti in un grande piatto urbinate della bottega Fontana del 1570ca, Venere veleggia sul mare con corteo di Nereidi, Tritoni e Amore su delfini, e la fonte della fabula da Apuleio è esattamente indicata dalla scritta sul retro (Asta Pandolfini 1/10/2015, lotto 51). La tipologia di Amore con tridente su delfino si trova anche in un piatto del servizio Ardet Aeternum di Alfonso II d’Este del 1579, servizio molto ricco di “putti- amorini” al centro di maioliche “alla raffaellesca”.
Tuttavia per la complessità della forma, il vasetto trova somiglianze nei particolari di alcune maioliche nel Guardaroba di Francesco I dei Medici, e quindi potrebbe trovare collocazione nella produzione di Flaminio Fontana, attivo ad Urbino dalla metà del ‘500. ma dal 1572 al 1578 a Firenze al servizio dei Medici.
[Cfr.: J. Chompret, Repertoire de la majolique italienne, Paris 1949, n 1041; G. Conti, Museo Nazionale di Firenze. Palazzo del Bargello, Catalogo delle maioliche, Firenze 1971, nn.44,59; A.V.B. Norman, Wallace Collection, Catalogue of Ceramics 1, London 1976, C124; J.Lessmann, Jtalienische Majolika, Braunschweig 1979, nn.186,267,268; M. Spallanzani, Ceramiche alla corte dei Medici, Modena 1994, passim; F. Trevisani, a c. di, Le ceramiche dei Duchi d’Este. Dalla Guardaroba al collezionismo, Milano 2000, p. 42-43].
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