Tavoletta
Tavoletta rettangolare con recto maiolicato.
Maiolica dipinta in policromia con scena complessa. A sinistra appare un paesaggio urbano con in primo piano due bellissime colonne doriche a sostegno di una trabeazione; esse he fanno quasi da cornice ad un paesaggio urbano con palazzi rinascimentali e figurette a passeggio. In basso da sinistra fino al centro è dipinta una scena campestre: un ariete in giallo è seguito da pastorella con canestro e grembiale annodato in vita; ella indica con mano agnelli, mentre nel fondo appare un paesaggio marino e nel cielo volo di rondini. A destra su isolotto un uomo visto di schiena con ampio mantello scruta un barca a vela sul mare con un cannocchiale, mentre una fanciulla con veste azzurra è seduta e guarda verso il mare. Chiude la figurazione un viluppo di alberi frondosi, l’uno in giallo, un altro in verde con tronchi contorti.
Cm. 26 x 20; < cm. 1,3>.
Cond.: ottime. Minima sbeccatura nel bordo esterno.

Castelli, Carlo Antonio Grue, secc. XVII, fine - XVIII, inizi.

La bellissima tavoletta appartiene sicuramente alla mano di Carlo Antonio, per il confronto con la maiolica, in collezione Matricardi, eccezionalmente da lui firmata “C.A.G. CASTELLI”, dove la bicromia del viluppo alberato è il medesimo, come la complessità del paesaggio a varie vedute. Nonostante la scritta “Castelli” è assegnata anche ad un ipotetico periodo urbinate di Carlo Antonio (Fiocco et alii 2012, n. 119) a seguito del figlio Francesco Antonio, laureatosi in Urbino nel 1705 che ha dipinto alcun tavolette, ma segnando VRB e non Castelli (Gardelli 2004). Carlo Antonio inaugura il nuovo stile mitteleuropeo legato ai pittori paesaggisti, in particolare Poussin, presente a Roma dove morì nel 1665, e Lorrain, il cui stile, legato al mondo antico ritroviamo nelle due colonne della tavoletta, simili a quelle del quadro “Marina con Enea a Delo” a Londra (National Gallery). Carlo Antonio non copia ma rielabora immagini, ispirandosi alle stampe incise di grandi pittori.
[G. Gardelli 2004, Francesco Antonio Saverio Grue. Letterato, Poeta e Pittore. 1686- 1746, (s.l., ma Teramo); C. Fiocco et alii, Capolavori della maiolica castellana dal Cinquecento al terzo fuoco. La collezione Matricardi, Torino 2012.]