Intaglio romano repubblicano in corniola gemmaria. Personaggio maschile con cavallo. Il personaggio maschile, più alto rispetto alla consueta stazza imponente del quadrupede, si trova di fronte l'animale in una elegante posa ispirata ai modelli ellenistici, con la gamba destra salda sul terreno e la sinistra leggermente sollevata. Con la mano destra tiene il cavallo per le briglie, mentre il braccio sinistro è adagiato sul fianco, seguendo il corpo. La testa è rivolta verso sinistra ed è caratterizzata da tratti marcati ed una capigliatura aderente al capo. Il busto è di tre quarti ed è ricoperto da una raffinata clamide che scende fin sotto il ginocchio destro, lasciando parzialmente scoperto il fianco sinistro del corpo. La strordinaria lucidatura esalta la morbidezza e il realismo delle pieghe del tessuto sul giovane corpo. La posa del cavallo è riferibile pienamente ad alcuni coni della monetazione romana repubblicana, con la zampa destra sollevata nel gesto di marcia e la testa sollevata con fierezza (cfr. denario di P. Licinius Crassus, 55 a.C., sia per la posa del cavallo che del cavaliere, Crawford 430/1, Sydenham 929; denario di M. Aemilius Lepidus, 61 a.C., Crawford 419 1a; cfr. Beazley Archive-Oxford, Gem Database: Unpublished Tassie TRAY 42.1 (impronta in zolfo da intaglio) n. 2652; la n. 2642 e 2645 mostra un guerriero di fronte al proprio destriero superandolo in altezza). La scena supera in parte la linea di base nella zona inferiore. La raffigurazione può essere identificata come una effige personale di un membro della nobilitas romana, presumibilmente per commemorare un viaggio importante (clamide da viaggio. In presenza di armi, poteva assumere valenza militare). Intaglio, eseguito con notevole perizia, è caratterizzato da una lucidatura a specchio molto ben mantenuta, mentre il campo mostra leggeri segni di usura. La qualità della gemma è ottimale, luminosa ed intensa nel colore. I sec. a.C.
19 x 17 x 2 mm