Pregiato cammeo in agata doppio strato. Zefiro e Psiche. La fanciulla, dal viso reclino e dall'espressione serena, è trasportata in cielo dal giovane Zefiro, aiutato da tre amorini. La stessa scena, eccetto alcune varianti, è presente nel repertorio delle impronte Paoletti citata originariamente come "Venere rapita dai Zeffiri": si tratta dell'intaglio eseguito dal celebre incisore Giovanni Beltrami (1770-1854) per il conte G.B. Sommariva (1760-1826), dal dipinto di P.P.Prudhon, Psyché enlevée par les Zéphirs, 1808, Parigi, Louvre. Per confronti: L.P.B. Stefanelli, La collezione Paoletti, vol. I, p. 220 n.221. Confrontando il cammeo in agata, non firmato, con l'intaglio di Beltrami, di medesimo soggetto e fonte di ispirazione, si notano numerose somiglianze, assai stringenti, tra le due opere: la pressocchè identica posa e composizione delle figure, i dettagli anatomici e la fisionomia dei visi (cfr. volto di Zefiro, identico ed eseguito con perizia ed espressività in entrambi gli esemplari), la resa del drappo sollevato in aria, la concezione dello sfondo. Il cammeo in agata è eseguito con grande maestria e perizia tecnica, e, oltre alla difficoltà di incidere questo insieme di cinque figure in volo, si segnala la straordinaria resa del corpo di Psiche, del paesaggio e del panneggio sollevato dai refoli di vento. Particolare attenzione viene dedicata alla trama naturalistica del paesaggio roccioso sullo sfondo, e in basso, del prato e delle soffici nubi. Esemplare di elevata qualità caratterizzato da una inteerssante ricerca dell'espressività delle figure, molto vicina a Beltrami. Si segnala un piccolo intervento di restauro (XX secolo) sul ginocchio della figura di Psiche. XIX secolo.
32 x 42 x 7 mm.