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Lotto 97 - Asta 60

ANDREA VACCARO (Napoli, 1604 - 1670)
Marta e Maddalena
Aggiudicazione:
32.000,00 EUR
Numero offerte:
2

Offerte

Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

ANDREA VACCARO (Napoli, 1604 - 1670)

Marta e Maddalena
Olio su tela, cm. 76x95,5. Con cornice
In basso a sinistra, sul bracciolo, il dipinto è siglato "A.V.".


Il dipinto è corredato di Attestato di Libera Circolazione (Export License).


Quest'opera significativa di Andrea Vaccaro raffigura il tema evangelico di Marta di Betania che rimprovera la sorella Maddalena per la sua vanità. Tale soggetto conobbe una certa diffusione nel corso del XVII secolo, alla quale Vaccaro contribuì attraverso un nutrito numero di versioni (vedi ad esempio quella oggi allo Utah Museum of Fine Arts di Salt Lake City). La composizione dell’opera si impernia sulla presenza in primo piano dei due personaggi femminili, realizzati a mezza figura e posti su uno sfondo nero. La figura di Marta è avvolta in un’abbondante veste che le copre il capo e accompagna il gesto di rimprovero nei confronti della sorella Maddalena, la cui figura, riccamente abbigliata, svolge un ruolo di studiato contrappunto rispetto alla prima. Ella presenta una sontuosa e fluida acconciatura ed è affiancata da preziosi monili e gioielli poggiati sul piccolo tavolo tra le due donne. La rappresentazione di Maria, però, rivela al contempo anche il principio del processo di espiazione. La capigliatura sciolta è infatti simbolo di penitenza, la mano sinistra è intenta a spogliarsi della ricca veste e i gioielli sono già stati posati sul tavolino. L’opera svela pienamente le molteplici gradazioni di cui si compone lo stile dell’artista, coltivato nel segno del caravaggismo napoletano di Ribera e Battistello Caracciolo, ben riconoscibile nella costruzione a mezze figure su sfondo scuro. La tela risponde alle coordinate di gusto sviluppatesi a Napoli a partire dagli anni ’30 del XVII secolo, caratterizzate dal cromatismo neo-veneto e dalle soluzioni compositive della scuola bolognese, ravvisabili nei toni luminosi dell’incarnato e nei riflessi vivaci degli abiti.

PUBBLICAZIONE: R. Lattuada, I percorsi di Andrea Vaccaro (1604-1670), in M. Izzo, "Nicola Vaccaro (1640-1709). Un artista a Napoli tra Barocco e Arcadia", Todi 2009, pp. 94-95, fig. 95.

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