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Lotto 114 - Asta 60

CAFAGGIOLO, PRIMA META' DEL XVI SECOLO
Tavoletta Tavoletta rettangolare in ceramica, inserita in cornice lignea sagomata con il primo listello dorato. Recto ... Leggi tutto

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Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

CAFAGGIOLO, PRIMA META' DEL XVI SECOLO

Tavoletta
Tavoletta rettangolare in ceramica, inserita in cornice lignea sagomata con il primo listello dorato.
Recto maiolicato in tricromia con giallo prevalente, blu vivace e tocchi di verde, dipinto a piena pagina con Sacra Famiglia da Dürer; verso nudo; nella cornice è incollato un piccolo cartiglio di proprietà con scritta a mano: Firenze …. fine ‘400 / ‘500.
Cm.27 x 20,5; con cornice cm. 35 x 28
Cond.: ottime; integra.
C. S. R. Centro studi di Radioattività. Servizio di datazione dei Reperti archeologici, 8 /10/ 2001, Prot. N. 122TL/01: 1540 – 1555.

Il lotto è corredato di Attestao di Libera Circolazione (Export License).

La bellissima tavoletta riproduce con esattezza una complessa Sacra Famiglia, angeli musicanti e devoti incisa da Albrecht Dürer nel 1511. Il pittore maiolicaro, oltre alla grande sapienza nell’impaginare il disegno, aggiunge una straordinaria pittoricità, utilizzando una cromia delicatissima che in punta di pennello crea i volumi, sia nei panneggi della veste di Maria dove il blu si affievolisce nel bianchetto, sia nell’uso del giallo che sfuma nel giallolino, sia soprattutto nella straordinaria cromia degli alberi illuminati da un lato dal sole dorato e rimasti in penombra dall’altro. E’ una capacità pittorica molto rara nella maiolica che porta ad individuare una manifattura di eccellenza. Il cartiglio indica la provenienza dell’acquisto a Firenze e la traccia coincide con lo studio del ductus che conduce alla manifattura di Cafaggiolo, castello mediceo nei pressi di Firenze, dove negli anni centrali del ‘500 operarono artisti di rilievo, creando veri capolavori della maiolica italiana. In particolare è possibile assegnare la tavoletta ad Jacopo di Stefano di Filippo, documentato dal 1531 al 1576, che firma il piatto con Giuditta che fugge da Betulia (Londra V.A.M. ), con il quale la tavoletta condivide oltre alla tecnica compositiva, l’uso sapiente del giallo e del blu, ed anche la forma del terreno con ciuffi d’erba e ciottoli. L’utilizzo di stampe da Dürer a Cafaggiolo è attestata anche dalla tavoletta con Compianto su cristo morto della antica Collezione Adda (Parigi).
[Cfr. B.Rackham, Islamic Pottery and Italian Maiolica, Londra 1959, n. 326; G.Cora-A.Fanfani, La maiolica di Cafaggiolo, Firenze 1982 , n. 50]

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