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Lotto 282 - Asta 61

PIETRO MASCAGNI Livorno 1863 – Roma 1945
Mascagni Hirsch (60 lettere)
Aggiudicazione:
15.000,00 EUR
Numero offerte:
1

Offerte

Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

PIETRO MASCAGNI
Livorno 1863 – Roma 1945


Mascagni Hirsch (60 lettere)

Sessanta lettere autografe firmate, alcune molto lunghe, componenti una fitta corrispondenza tra il noto compositore livornese e Giuseppe Hirsch. Mascagni negli anni delle lettere (1882 - 1925) era già un compositore e direttore d’orchestra di gran fama, soprattutto per la sua più celebre opera la Cavalleria Rusticana, infatti proprio con Cavalleria nel 1890 debuttò al Teatro Costanzi di Roma, ottenendo un successo clamoroso di pubblico e vincendo il concorso della casa editrice Sonzogno. Il successo, a quel punto, si ripeté in ogni teatro nel quale venne da allora rappresentata. Dal 1899 le sue tournée in qualità di direttore d'orchestra lo portarono a Pietroburgo, Vienna e negli Stati Uniti. Andò poi a Vienna su invito di Gustav Mahler, dove, al Teatro Imperiale, diresse il Requiem di Giuseppe Verdi, per ricordare la recente scomparsa del musicista emiliano. Giuseppe Hirsch qui denominato “Peppo” era un noto impresario romano. Questa amicizia romana, che si delinea dalla grande confidenza del carteggio, era condivisa anche da Giacomo Puccini. In una lettera datata “13 novembre 1920”: “Mio Caro Peppo ti prego di un favore ... ci ho ripensato a lungo e mi sono convinto che la mia presenza a Roma sarebbe inopportuna, e certamente non verrebbe accettata dal pubblico dell’Augusteo ... io sono un dimenticato ...”. In una datata “3 settembre 1921” traspare anche la rilevanza
“politica” che viene data a Mascagni: “... il generale Grazioli ed il M° Vessella; i quali a
nome della Commissione e del Ministro Gasparotto, mi invitarono a scrivere la musica per un Inno che dovrà essere eseguito da mille voci sul Monumento di Piazza Venezia; e mi pregavano di invitare D’Annunzio a scrivere le parole di questo Inno ...”. Molto intense
sono le confessioni legate a momenti sentimentali complessi, per esempio nella lettera datata “11 VII 1912”: “... la Lina ha avuto il coraggio di abbandonare Emilietta ed io sono venuto immediatamente indietro a fermarla ... vado a nascondermi con Emy e nessuno saprà più nulla di me ...”. In un’altra lettera precedente datata “10 VI 1910”: “L’Annuccia non mi ama più ... non mi far abbandonare ... pregala, supplicala per me ...”. Così il carteggio svela aspetti intimi della vita del compositore, rivelati appunto ad un vero e
fedele amico. I formati sono in-4 e in-8.
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