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Lotto 131 - Asta 70

IPPOLITO SCARSELLA, DETTO LO SCARSELLINO (Ferrara, 1551 - 1620)
Giunone
Aggiudicazione:
18.000,00 EUR
Numero offerte:
1

Offerte

Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

IPPOLITO SCARSELLA, DETTO LO SCARSELLINO (Ferrara, 1551 - 1620)

Giunone
Olio su tela, cm. 134x76. Con cornice antica
L'opera è presente nella fototeca della Fondazione Federico Zeri, scheda n. 56487.

Questa plastica raffigurazione di Giunone assisa su una nube, con i classici attributi dello scettro e del pavone, fu puntualmente assegnata a Scarsellino da Federico Zeri. Si tratta di una nobile e insolita raffigurazione a figura singola della principale divinità femminile dell'Olimpo, che arricchisce la galleria del grande pittore ferrarese di effigi di giovani donne fiere e vagamente malinconiche. L'esecuzione della tela può essere collocata nell'ultimo decennio del Cinquecento per le chiare affinità con vari dipinti realizzati in quel giro di anni, a cominciare dall'Apollo musico eseguito su commissione di Cesare d'Este nell'ambito della decorazione dell'appartamento di Virginia de' Medici nel Palazzo dei Diamanti di Ferrara (oggi alla Galleria Estense di Modena), che vide coinvolti anche i tre Carracci. Ma chiare affinità di stile, pennellata e logica compositiva legano il nostro dipinto anche ad altre opere di Scarsellino databili sul finire del secolo, quali la Vergine Annunciata del Museo Diocesano di Carpi, l'Allegoria dell'Acqua, la Maddalena penitente, la Santa Lucia, tutte oggi in collezioni private.

PROVENIENZA:
Prima del 1998, Verona, Galleria Menaguale, come indicato nella scheda della fototeca Federico Zeri (n. 56487); Italia, Collezione privata.

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