Lotto 71 - Asta 32
72
IMOLA; 1866. Madonna del Piratello.
Aggiudicazione:
800,00 EUR
Numero offerte:
1
Offerte
Stato lotto:
Asta chiusa
Descrizione
Madonna del Piratello. Targa plasticata da stampo, in terracotta ingobbiata, dipinta in policromia sotto vetrina. Entro cornice rettangolare centinata, la “Beata Vergine del Piratello col Figlio”, in rilievo con corone, presenta un cartiglio rettangolare inserito sotto la base con la scritta: B.V.DEL PIRATELLO / 1866.
H. cm. 24 x 32.
Cond.: buone. IMOLA; 1866.
La tradizione tramanda la storia del pellegrino, che il Giovedì Santo del 1483, nell’andare a Loreto, fermatosi nei pressi di Imola sotto un albero di pero, vide appesa un’immagine della Vergine, che subito gli apparve chiedendo di essere lì venerata. Recatosi dal magistrato, mostrò un mazzo di rose comparso miracolosamente, nonostante il freddo inverno. Caterina Sforza e Girolamo Riario, signori di Imola, subito si adoperarono per una migliore sistemazione del luogo e Caterina nel 1489 ottenne dal Papa il permesso di costruire il santuario risale al Cinquecento,. Il quadro della Vergine, quattrocentesco, è dipinto su pietra e presenta il Bambino in braccio alla Madre sulla sinistra, anziché sulla destra come nella maggioranza delle figurazioni mariane. Ricevette la corona in oro nel 1714, per decreto del Capitolo Vaticano. E’ senza dubbio la targa ceramica più divulgata ed amata in tutto il territorio imolese fin dal Settecento.
H. cm. 24 x 32.
Cond.: buone. IMOLA; 1866.
La tradizione tramanda la storia del pellegrino, che il Giovedì Santo del 1483, nell’andare a Loreto, fermatosi nei pressi di Imola sotto un albero di pero, vide appesa un’immagine della Vergine, che subito gli apparve chiedendo di essere lì venerata. Recatosi dal magistrato, mostrò un mazzo di rose comparso miracolosamente, nonostante il freddo inverno. Caterina Sforza e Girolamo Riario, signori di Imola, subito si adoperarono per una migliore sistemazione del luogo e Caterina nel 1489 ottenne dal Papa il permesso di costruire il santuario risale al Cinquecento,. Il quadro della Vergine, quattrocentesco, è dipinto su pietra e presenta il Bambino in braccio alla Madre sulla sinistra, anziché sulla destra come nella maggioranza delle figurazioni mariane. Ricevette la corona in oro nel 1714, per decreto del Capitolo Vaticano. E’ senza dubbio la targa ceramica più divulgata ed amata in tutto il territorio imolese fin dal Settecento.
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