Lotto 123 - Asta 39
124
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Descrizione
Niccolò Codazzi (Napoli, 1642 - Genova, 1693)
Capriccio architettonico
olio su tela, cm 71x95
Niccolò Codazzi si formò a contatto con le opere del padre Viviano, di cui fu stretto seguace. Per le soluzioni scenografiche, la tavolozza chiara e luminosa, i profondi contrasti chiaroscurali, il nostro dipinto va situato fra l’ottavo e il nono decennio del Seicento. Il pittore gioca sapientemente con le proporzioni delle figure e dei monumenti e con il taglio obliquo della scena, avvalendosi dell’ausilio di un esperto figurista, forse fiammingo. Trasparenti assonanze si registrano con varie opere di Niccolò pubblicate nel catalogo ragionato di D.R. Marshall (Viviano and Niccolò Codazzi, Roma 1993) ai numeri NC 17, NC 18, NC 66 e soprattutto NC 20, che presenta sostanziali analogie nell’impaginazione dell’immagine e nelle monumentali rovine classiche.
Bibliografia:
D. Ryley Marshall, Viviano and Niccolò Codazzi, Roma 1993.
Provenienza:
conte Leonardo Emo Capodilista, villa Emo, Fanzolo (Treviso)
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