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Lotto 70 - Asta 46

Gaetano Lapis (Cagli, 1706 - Roma, 1773)
Santa Bibiana rifiuta di adorare gli idoli pagani

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Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Gaetano Lapis (Cagli, 1706 - Roma, 1773)

Santa Bibiana rifiuta di adorare gli idoli pagani
Olio su tela, cm 305x199. In prima tela
Questa tela grandiosa proviene dall’altare sinistro della chiesa dei Ss. Timotea e Francesco dello storico palazzo Antonelli Augusti Castracane di Brugnetto di Trecastelli, presso Senigallia, e rappresenta la martire cristiana Bibiana che si rifiuta di adorare gli idoli pagani. La giovane romana rimase infatti uccisa durante la persecuzione dell’imperatore Giuliano l’Apostata insieme con la sorella Demetria ed i genitori Fausto e Dafrosa. Il culto di Bibiana ebbe un grande sviluppo in seguito al rinvenimento delle sue ossa durante i lavori per il rifacimento della chiesa a lei intitolata voluti da papa Urbano VIII Barberini fra il 1624 e il 1626, il quale commissionò a Pietro da Cortona l’affresco con storie della santa.
Come nel prototipo di Pietro da Cortona, la santa è raffigurata al centro della scena mentre alza le mani in segno di difesa, rifuggendo la statua di una divinità posta su un alto basamento, additata da una delle due figure femminili che la avvicinano e che in onore dell’idolo hanno acceso un braciere ardente. Sopra di lei, un angelo reca la palma del martirio e una corona di rose, simbolo della sua verginità, mentre ai suoi piedi si vedono gli strumenti utilizzati per la sua tortura.
Questo dipinto impressionante fu attribuito per primo da Maurizio Marini a Gaetano Lapis, artista nativo di Cagli che frequentò l’importante bottega di Sebastiano Conca. A contatto con le opere del maestro, lo stile di Lapis si caratterizzò per una marcata vena classicista, che lo fece riallacciare, attraverso l’opera di Carlo Maratti, alle fonti seicentesche e soprattutto alla pittura dei bolognesi. La tela in esame può essere riferita con ogni probabilità alla maturità del pittore, quando l’artista si concentrò prevalentemente sui soggetti sacri di destinazione pubblica. Alcune figure, infatti, ritornano nel repertorio di immagini dipinte dal pittore nelle sue grandi opere di collocazione ecclesiastica, come il personaggio femminile di sinistra che indica la martire romana, il cui gesto richiama quello dell’apostolo Pietro nella Vergine con Bambino e santi, nella chiesa di S. Francesco a Cagli). La presenza del pittore nel territorio di Senigallia è inoltre attestata da un’altra tela a lui riferita raffigurante la Madonna col Bambino, custodita nella chiesa parrocchiale di S. Mauro Abate, probabilmente dipinta per interessamento dello stesso committente, membro della potente famiglia degli Antonelli.

Provenienza
Collezione cardinale Leonardo Antonelli, Brugnetto di Trecastelli (Senigallia);
Per eredità conti Antonelli Castracani, Brugnetto di Trecastelli (Senigallia);
Collezione privata, Marche.

Bibliografia

A. Mazzacchera, Gaetano Lapis: i dipinti di Cagli, Cagli 1995.



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