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Lotto 212 - Asta 54

Lotto 212

Glittica
Pregevole cammeo romano in onice-sardonica. Giove e i quattro elementi. Il sovrano dell'Olimpo, laureato, è rivolto ... Leggi tutto
Aggiudicazione:
30.000,00 GBP
Numero offerte:
19

Offerte

Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Pregevole cammeo romano in onice-sardonica. Giove e i quattro elementi. Il sovrano dell'Olimpo, laureato, è rivolto verso destra ed è caratterizzato da una folta barba e capigliatura, finemente incisi. Intorno, vi sono quattro attributi: in alto, un'aquila (aria); a destra, un delfino (acqua); a sinistra, una testa di leone (terra); in basso, un fascio di fulmini (fuoco). La rara quanto straordinaria iconografia è riferibile al cosìdetto "Giove fra' li quattro Elementi", individata in una impronta in vetro rosa opaco della manifattura Paoletti (inv. n. MR 25973), da un cammeo in onice attribuito a Giovanni Battista Cerbara /1748-1811), Vienna, Kunsthistorisches Museum. Il cammeo di Vienna ("Zeus und die vier Elemente") presenta infatti uno stile e una fattura esecutiva differente, di imitazione dell'antico, secondo una resa formale più corsiva e meno pregiata, lontana dall'aulica classicità. Anche gli elementi sono disposti secondo un ordine diverso e rielaborati a discrezione dell'artista, per sfuggire alla pedissequa copia. Sempre nelle raccolte viennesi è presente anche un altro esemplare con la medesima iconografia (ma con le varianti negli attributi intorno alla testa del dio, come un pavone al posto dell'aquila). In un set di impronte in gesso di epoca Grand Tour è stata oltretutto individuata l'impronta tratta invece dall' esemplare antico, il modello originale, da cui, in epoca neoclassica, si furono ispirati gli incisori neoclassici; tale calco in gesso, circondata dalla sua tipica cornicetta di carta dorata, è citato come "cameo antico in sardonice - Giove co li elementi". Il peculiare stile incisorio, i dettagli formali, le tracce della raffinata lavorazione e il tipo di lucidatura (a specchio per il fondo, seguendo l'andamento della pietra) dichiarano l'antichità del manufatto, riferibile principalmente alla più elevata produzione glittica tardo ellenistica. Altrettanto straordinaria è la scelta di questa sardonica a 11 strati perfettamente sovrapposti, varietà altamente ambita e pregiata per l'esecuzione di simili opere (utilizzata dagli antichi, con la medesima regolarità degli strati, per opere anche di intaglio oltre che a cammeo, in virtù della loro bellezza decorativa). Il primo strato color bruno scuro interessa una parte della testa di Giove (parte dei capelli, il lauro, parte della barba); il resto della raffigurazione è incisa sfruttando lo strato bianco su fondo scuro (marrone intenso con toni bruni più chiari, su cui si intravede in trasparenza il sottostante strato chiaro, creando un effetto assai pittorico, quasi nuvolato). Il retro della gemma, che rivela lievi segni di usura, mostra il taglio della pietra con le sfumature naturali e multiformi tra le due bande di diverso colore. Opera di eccezionale valore storico ed artistico, eseguita con grande maestria. Per approfondimenti e confronti: L.P.B. Stefanelli, La collezione Paoletti. Stampi in vetro per impronte di intagli e cammei, vol. I, Roma 2007, pp.241-242, n. III-499; Fritz Eichler & Ernst Kris, Die Kameen im Kunsthistorischen Museum, Vienna 1927, p. 217, pl. 77, cat. n. 616-617. Fine I sec. d.C. - Inizio I sec. d.C.
23 x 26 x 4 mm.

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