Cammeo in agata di G. Pichler, in anello d'oro. Leda con cigno. L'opera è firmata dal celebre incisore Giovanni Pichler (1734-1791) in lettere greche "ΠIXΛEP". Giove, nelle vesti di un possente cigno è nell'atto di spalancare le ali di fronte a Leda (la bellissima figlia di Testio e di Euritemi), nuda e parzialmente distesa sopra un drappo. La gemma, spezzata in due parti e ancora ben salda nel suo anello originario (c. 1790), è nota già tra le impronte in vetro della manifattura paoletti, è stata pubblicata in numerose occasioni per il suo alto valore storico-artistico e per la sua paternità documentata fin dalla sua epoca. Il lavoro, eseguito con grande perizia ed eleganza ( espressa dalla morbida anatomia del corpo di Leda) godette di particolare fortuna già tra i contemporanei; viene citato nelle impronte Cades (63, 115) come "D'invenzione dell'autore". Per approfondimenti si rimanda a: Hermann Rollet, Die drei Meister der Gemmoglyptik. Antonio, Giovanni und Luigi Pichler. Eine biographisch-kunstgeschichtliche Darstellung, Vienna 1874, p. 26 n. 60; George Lippold, Gemmen und Kameen des Altertums und der Neuzeit, Stuttgart (1922), plate 137, n.2; Jürgen Abeler, Vom Siegelring zum Liebesring. Sammlung J. + G. Abeler, Wupertal 1978, fig. 199; Gabriella Tassinari, Giovanni Pichler. Raccolta di impronte di intagli e di cammei del Gabinetto Numismatico e Medagliere delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano, Milano 2012, p. 134, note 590: Lucia Pirzio Biroli Stefanelli, L a collezione Paoletti, vol. 2, p. 40 n.205; Gabriella Tassinari, "La figurazione di Leda e il cigno e un cammeo di Giovanni Pichler", in Sibrium, vol. XXVII (2013), pp. 456-531.
intaglio 25 x 19 x 4 mm; ring diam. 17 x 18 mm; gr. 7,55.