Lotto 163 - Asta 84
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Descrizione
MARIO NUZZI, DETTO MARIO DE' FIORI (Roma, 1603 - 1673)
Coppia di bouquets di fiori dentro vasi di cristallo su ripiani di pietra
Olio su tela, cm.99x73. Con cornici
Col virtuosismo e l’eleganza delle sue composizioni Mario Nuzzi seppe meritare ben presto una posizione di leadership del mercato artistico romano nell’ambito del genere, allora in gran voga presso le famiglie patrizie, della natura morta floreale, come confermano tutte le fonti seicentesche e l’immancabile presenza di sue opere in tutti gli inventari delle collezioni nobiliari capitoline. Ne costituisce ulteriore riprova il fatto che il soprannome “de’ Fiori” con cui divenne universalmente celebre è presente già nel suo atto di matrimonio: “Marius, pictor romanus, vulgo Mario de’ Fiori”. In questa inedita grande coppia di sontuosi bouquets ritroviamo le caratteristiche principali della sua arte raffinata: la minuziosa resa naturalistica delle varie piante, il gioco di riflessi e trasparenze dei vasi di cristallo riempiti d’acqua, gli accordi cromatici attentamente studiati, la metrica calibrata che scandisce la composizione e infine le specie floreali raffigurate, tutte particolarmente ricorrenti nelle sue opere: tulipani, ciclamini, gelsomini, campanule azzurre e narcisi.
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