Lotto 167 - Asta 84
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Descrizione
ANTONIO BELLUCCI (Pieve di Soligo, 1654 - 1726) ATTRIBUITO
La notte protegge la Lussuria
Olio su tela, cm. 104x131
Il dipinto è accompagnato da una scheda critica di Giancarlo Sestieri che riferisce l'opera alla mano di Antonio Bellucci.
Questa seducente scena allegorica ha per protagonisti una giovane donna, avvenente e discinta, e un vecchio che la serra a sé cingendola con un drappo, mentre regge una maschera con la mano sinistra. Nelle due figure è possibile riconoscere, rispettivamente, una personificazione di Venere, o della Lussuria, e della Notte. La bella tela può essere avvicinata alla mano di Antonio Bellucci, tra i maestri più significativi attivi a Venezia a cavallo fra XVII e XVIII secolo, che proprio nei temi allegorici e nell’esaltazione della bellezza femminile raggiunse i suoi migliori risultati. Ritroviamo qui il suo tipico lirismo e il raccolto intimismo delle sue rappresentazioni di gusto arcadico. Un ampio repertorio di figure che presentano strette affinità con le due del nostro dipinto può essere agevolmente reperito all’interno della serie imponente di Allegorie e Trionfi che decorano il Palazzo Liechtenstein a Vienna, in cui Bellucci combina il remoto esempio di Veronese con i grandi contemporanei Sebastiano Ricci e Gian Antonio Pellegrini.
PROVENIENZA: Collezione privata, Emilia Romagna.
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